Rilevazione dell’autismo attraverso l’intelligenza artificiale e l’esame della retina
Rilevare in modo rapido e accurato l’autismo nei bambini è una sfida importante che potrebbe essere superata grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale (AI). L’intelligenza artificiale oggi offre una prospettiva rivoluzionaria: l’analisi delle immagini retiniche con un’affidabilità quasi perfetta. È quanto dimostra una ricerca condotta in Corea del Sud presso l’Università di Yonsei, suggerendo un futuro in cui la diagnosi potrà essere effettuata in modo non invasivo, con risultati rapidi e accurati.
La retina: una finestra sul cervello
Considerata un’estensione del sistema nervoso centrale, la retina offre un riflesso unico del nostro stato neurologico. Nei bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), gli scienziati hanno scoperto caratteristiche retiniche insolite. Queste differenze sono manifestazioni delle alterazioni neurologiche inerenti all’autismo e possono essere individuate attraverso precise fotografie della retina che vengono poi esaminate da un avanzato sistema di intelligenza artificiale.
Imparare a vedere: insegnare l’intelligenza artificiale
Il deep learning è fondamentale in questo metodo. L’algoritmo AI viene addestrato utilizzando un’ampia raccolta di immagini della retina di bambini con e senza ASD, abbinati per età e sesso. I ricercatori hanno anche preso in considerazione la gravità dei sintomi dell’ASD, utilizzando scale come ADOS-2 e SRS-2 per mettere a punto la sensibilità del loro approccio. Dopo l’addestramento sull’85% del set di dati e la validazione sul restante 15%, l’IA si è rivelata di una precisione esemplare.
AI: un futuro strumento per la valutazione dell’ASD
Questa tecnologia promette un accesso più semplice a una diagnosi precoce e obiettiva, essenziale per interventi efficaci. Può anche ridurre le disparità nell’assistenza sanitaria grazie alla tecnologia che può essere utilizzata anche in regioni prive di risorse specializzate. Inoltre, evita possibili distorsioni soggettive nelle valutazioni comportamentali tradizionali.
Limiti attuali e prospettive
La tecnologia è ancora nelle sue fasi iniziali e necessita di ulteriore convalida. Sono necessari ulteriori studi per confermarne l’efficacia su larga scala, testarne l’applicabilità in base a diverse fasce di età, genere e contesti culturali e sociali. Inoltre, le variazioni nello sviluppo della retina sollevano interrogativi sull’accuratezza della diagnosi nei bambini molto piccoli.
Andare oltre
Fonte principale: JAMA New Open
Insomma
L’intelligenza artificiale viene presentata come uno strumento promettente per l’individuazione dell’ASD, aprendo la strada a diagnosi più giuste e accessibili. Con ulteriori ricerche, questo metodo potrebbe presto trasformare il panorama della diagnosi precoce dell’autismo e dell’assistenza sanitaria infantile in tutto il mondo.